L’Italia si distingue per un eccellente rapporto qualità-prezzo dei suoi ricercatori, ma spesso non riesce a valorizzare adeguatamente questi giovani talenti, che sono il futuro del Paese. Sergio Dompé, presidente di Dompé Farmaceutici e vicepresidente di Assolombarda per le Life Sciences, ha espresso la necessità di supportare maggiormente questi professionisti, offrendo loro opportunità lavorative più sostanziose e una retribuzione adeguata. In un’intervista esclusiva rilasciata a ‘One Health’, rivista online del Gruppo The Skill, Dompé ha sottolineato che il riconoscimento del valore dei ricercatori non è solo una questione di giustizia, ma un investimento strategico per il futuro dell’Italia.
Attualmente, lo Stato sostiene la formazione dei ricercatori, ma le migliori opportunità professionali e i guadagni più competitivi si trovano all’estero, costringendo molti a lasciare l’Italia dopo anni di studi e sacrifici. Dompé ha evidenziato l’importanza di creare condizioni favorevoli affinché questi talenti possano costruire il loro futuro nel Paese. L’ambiente scientifico italiano ed europeo è di alto livello, e aziende come Dompé, insieme a nomi noti come Menarini, Italfarmaco e Angelini, stanno cercando di offrire opportunità concrete per invertire questa tendenza.
Investimenti in ricerca e innovazione
Dompé Farmaceutici ha intrapreso azioni concrete per affrontare questa sfida, creando un centro di ricerca dedicato all’Intelligenza Artificiale. Questa iniziativa ha permesso di riportare in Italia giovani ricercatori che precedentemente lavoravano all’estero. L’azienda sta anche collaborando con l’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) per sviluppare laboratori congiunti, unendo le forze per raggiungere una massa critica significativa, fondamentale per competere su scala globale. Dompé ha sottolineato l’importanza di sfruttare il vasto patrimonio di dati del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), che comprende informazioni relative a milioni di pazienti.
Negli Stati Uniti e in Cina non esiste una simile opportunità, e se l’Italia non sfrutta questi dati per scopi scientifici e di sviluppo, rischia di perdere un vantaggio competitivo unico. Dompé ha affermato che, se fosse l’Amministratore Delegato dell’azienda Italia, inserirebbe subito la valorizzazione di questi dati tra le priorità. Sebbene possa non essere semplice valorizzare al meglio questo potenziale, è fondamentale cogliere l’opportunità e aprire la strada per un futuro migliore.
Il ruolo delle aziende nel futuro dei ricercatori
Le aziende hanno un ruolo cruciale nel trattenere i talenti in Italia. Dompé ha evidenziato come le aziende farmaceutiche stiano investendo in ricerca e sviluppo per attrarre e mantenere i giovani ricercatori. La sfida è quella di creare un ambiente stimolante, dove i ricercatori possano vedere riconosciuto il loro valore non solo in termini di stipendio, ma anche attraverso opportunità di crescita professionale e di innovazione.
La collaborazione tra aziende e istituzioni accademiche è essenziale per il progresso scientifico e per garantire che i ricercatori possano lavorare su progetti innovativi. Dompé ha messo in evidenza che la creazione di sinergie tra il settore privato e le università è fondamentale per sviluppare nuove tecnologie e soluzioni che possano avere un impatto positivo sulla società. Solo attraverso un impegno congiunto sarà possibile valorizzare i talenti e garantire un futuro prospero per la ricerca scientifica in Italia.
