La rinoplastica è una procedura chirurgica sempre più richiesta, soprattutto tra i giovani, ma la sua complessità richiede un’attenta valutazione dei rischi e delle condizioni in cui viene praticata. Recentemente, la morte della ventiduenne Agata Margaret Spada, avvenuta in un ambulatorio romano durante un intervento di rinoplastica, ha riacceso i riflettori sulle pratiche di sicurezza di tali operazioni. Skerdi Faria, esperto in anestesia e rianimazione e Ceo della clinica Keit in Tirana, ha sottolineato l’importanza di eseguire questo intervento in condizioni ottimali, evidenziando la necessità di proteggere i pazienti da potenziali complicanze.
La rinoplastica e l’importanza dell’anestesia
Skerdi Faria ha messo in evidenza che la rinoplastica dovrebbe essere effettuata in anestesia totale, completa di intubazione. Questo approccio non solo protegge le vie aeree del paziente, ma consente anche di gestire in modo efficace eventuali complicanze gravi, come reazioni allergiche o shock anafilattici. L’anestesia totale offre un controllo continuo e un monitoraggio attento delle condizioni vitali durante l’intervento, garantendo una maggiore sicurezza rispetto ad altre forme di anestesia.
Faria spiega che, sebbene la rinoplastica sia una procedura piacevolmente percepita come un intervento estetico, si tratta di una vera e propria chirurgia con potenziali seri rischi. “La rinoplastica è un intervento complesso”, afferma l’esperto, “e richiede un ambiente chirurgico adeguato”. La scelta dell’anestesia, totale o locale con sedazione, deve essere basata sulla complessità dell’operazione e sulla preparazione della struttura. L’anestesia locale, sebbene possa ridurre i costi, comporta anche un incremento significativo dei rischi, in particolare in ambulatori che non dispongono delle attrezzature necessarie per affrontare complicanze.
Le strutture adeguate per la chirurgia maggiore
Un altro elemento cruciale sottolineato da Faria è l’importanza delle strutture in cui vengono effettuati interventi di questo tipo. La rinoplastica, classificata come una chirurgia maggiore, richiede che le cliniche siano dotate di sale operatorie adeguatamente attrezzate, unità di terapia intensiva e opzioni di degenza post-operatoria. “È fondamentale che il paziente possa essere monitorato attentamente durante il recupero”, commenta Faria, “e che ci sia la possibilità di intervenire rapidamente in caso di emergenze”.
La preparazione delle cliniche gioca un ruolo decisivo nella sicurezza del paziente. “I chirurghi, per quanto esperti, non possono affrontare situazioni critiche senza il supporto di strutture adeguate”, ricorda Faria. Incoraggia pertanto i pazienti a verificare le credenziali delle cliniche e a richiedere informazioni dettagliate sulla gestione anestesiologica. Le strutture devono essere in grado di fornire garanzie riguardo alla presenza di stanze attrezzate per le emergenze e servizi di terapia intensiva.
Rischi legati a interventi a basso costo
Con l’aumento del numero di interventi di rinoplastica pubblicizzati sui social media, si evidenzia una tendenza preoccupante: molti pazienti sono attratti da prezzi stracciati offerti da cliniche non verificate. Faria avverte che le promozioni avvenenti su piattaforme social non sempre riflettono la qualità adeguata dei servizi. “Diffidate delle offerte low-cost senza una verifica del luogo in cui intendete operare”, è il messaggio chiave dell’esperto.
La competenza e la sicurezza non possono essere compromesse da scelte finanziarie impulsive. È cruciale controllare attentamente se le cliniche dispongono di tutti i requisiti necessari per garantire un intervento sicuro. Effettuare delle ricerche approfondite, chiedere referenze e confrontare le condizioni offerte è fondamentale per ogni paziente che si appresta a intraprendere questo passo. La cura di sé e la salvaguardia della propria salute devono essere sempre al primo posto.