La cantante Rose Villain ha condiviso una parte intima della sua vita, rivelando di soffrire di misofonia durante un’intervista con Alessandro Cattelan, che andrà in onda il 21 marzo 2025 su Rai Play. In questa conversazione, la Villain ha espresso come il rumore prodotto da altre persone possa generarle un forte disagio, affermando: “Io ho un problema con le persone, soffro di misofonia e se la gente fa dei rumori io impazzisco”.
Che cos’è la misofonia?
La misofonia è un disturbo caratterizzato da una forte reazione di fastidio o avversione a suoni specifici, in particolare quelli emessi dalla bocca e dal naso, come il rumore della gomma da masticare o il suono del gesso sulla lavagna. Questo disturbo è stato descritto per la prima volta in un articolo pubblicato nel 2001 dai ricercatori Pawel J. Jastreboff e Margaret M. Jastreboff. Nel loro studio, hanno distinto la misofonia da altri disturbi uditivi, come l’iperacusia, che provoca disagio a causa di un’eccessiva sensibilità ai suoni, e la fonofobia, che è la paura di determinati rumori. A differenza di questi disturbi, la misofonia provoca una reazione negativa a suoni specifici, spesso associati a comportamenti quotidiani.
La misofonia ha attirato l’attenzione della comunità scientifica solo a partire dal 2013, anno in cui sono stati pubblicati studi significativi sul tema. Questi risultati hanno ricevuto riconoscimenti, come il premio IgNobel per la Medicina nel 2020, un onore che celebra ricerche bizzarre e insolite. Nonostante la crescente attenzione, la misofonia rimane un campo di studio poco approfondito, con molte domande ancora senza risposta. Gli esperti non sono certi della sua prevalenza nella popolazione e non hanno ancora chiarito se sia correlata ad altri disturbi o quale sia la sua origine esatta.
Le implicazioni neurologiche e psicologiche
Le ricerche suggeriscono che la misofonia potrebbe non essere collegata a patologie dell’udito, ma piuttosto a disturbi di natura neurologica o psichiatrica. Alcuni studi preliminari indicano che l’esposizione ai suoni che scatenano reazioni di disagio attiva aree specifiche del cervello. Tuttavia, è emersa anche una componente psicologica. Molti individui affetti da misofonia riportano di aver sviluppato questa sensibilità in giovane età, spesso associando il fastidio a comportamenti familiari, come il rumore della masticazione.
Questa reazione potrebbe essere influenzata da un giudizio morale, in cui il comportamento di masticare rumorosamente viene percepito come maleducato. Di conseguenza, la misofonia potrebbe manifestarsi come una forma di ipersensibilità, dove il significato attribuito ai suoni è altrettanto importante quanto il suono stesso. Gli esperti dell’Airc, che studiano i disturbi e i sintomi peculiari, continuano a indagare su queste dinamiche per comprendere meglio come la misofonia influenzi la vita quotidiana di chi ne soffre.
La crescente consapevolezza della misofonia, grazie a testimonianze come quella di Rose Villain, contribuisce a mettere in luce un disturbo che, sebbene poco compreso, colpisce molte persone e merita un’attenzione maggiore da parte della comunità scientifica e della società.
