L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) svolge un ruolo cruciale nella ricerca biomedica in Italia, affrontando in particolare le problematiche legate alle patologie cerebrali. In questo contesto, Gemma Calamandrei, direttrice del Centro Scienze Comportamentali e Salute Mentale e direttrice ad interim del Dipartimento Neuroscienze dell’ISS, ha sottolineato l’importanza della ricerca per comprendere le cause e i fattori di rischio associati a queste malattie. Le sue dichiarazioni sono state rilasciate durante l’evento ‘One brain, one health’, organizzato dalla Società Italiana di Neurologia (SIN) il 10 marzo 2025, presso il Ministero della Salute.
Il ruolo dell’iss nella ricerca cerebrale
L’ISS si distingue come il principale ente di ricerca biomedica in Italia, contribuendo in modo significativo alla comprensione delle patologie cerebrali. L’ente non solo si occupa di analizzare i fattori di rischio, ma partecipa attivamente anche al processo terapeutico, fornendo supporto alle istituzioni e ai professionisti del settore. La ricerca condotta dall’ISS è fondamentale per sviluppare strategie preventive e terapeutiche efficaci, mirate a migliorare la salute cerebrale della popolazione.
Nel corso dell’incontro ‘One brain, one health’, Calamandrei ha evidenziato l’importanza di un approccio multidisciplinare per affrontare le malattie del cervello. La sinergia tra diverse branche della medicina e della ricerca è essenziale per ottenere risultati significativi. L’ISS, attraverso il suo lavoro, si propone di essere un punto di riferimento per le istituzioni, i ricercatori e i professionisti della salute, facilitando la diffusione delle conoscenze e delle migliori pratiche nel campo delle neuroscienze.
Il decalogo delle ‘best practice’ per la salute del cervello
Durante l’evento, la Società Italiana di Neurologia ha presentato un decalogo di ‘best practice’ per promuovere la salute del cervello, in occasione della Settimana Mondiale del Cervello 2025. Questo documento rappresenta un insieme di raccomandazioni pratiche per cittadini e professionisti, mirate a prevenire le malattie neurologiche e a migliorare il benessere mentale.
Il decalogo include suggerimenti su stili di vita sani, come l’importanza di una dieta equilibrata, l’attività fisica regolare e la gestione dello stress. Inoltre, si sottolinea il valore della socializzazione e del supporto psicologico, elementi fondamentali per mantenere una buona salute mentale. L’incontro ha offerto un’importante opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica e i professionisti sulla necessità di adottare misure preventive per tutelare la salute del cervello.
La presentazione di queste best practice è parte di un impegno più ampio da parte dell’ISS e della SIN per promuovere la salute cerebrale e per combattere le malattie neurologiche, che rappresentano una delle sfide più rilevanti per la salute pubblica nel XXI secolo.
