Salute, Giornata della vitiligine: parte la campagna ‘Oltre i falsi miti’

La vitiligine è una patologia autoimmune che colpisce molti, influenzando la vita psicologica e sociale. Una campagna di sensibilizzazione promuove consapevolezza e accesso a cure adeguate.

La vitiligine, spesso fraintesa come una semplice questione estetica, si rivela essere una patologia autoimmune cronica che colpisce un numero significativo di persone. Secondo un’indagine condotta da Elma Research, il 78% dei pazienti affetti da questa condizione sperimenta un impatto notevole non solo a livello psicologico, ma anche nelle relazioni sociali e nel contesto lavorativo. Questo dato è emerso in occasione della Giornata mondiale della vitiligine, celebrata ogni anno il 25 giugno, e sottolinea l’importanza di un dialogo aperto tra pazienti e specialisti.

La campagna di sensibilizzazione

In risposta alla necessità di una corretta informazione sulla vitiligine, Incyte Italia ha lanciato la campagna “Vitiligine, è tempo di essere liberi. Oltre i falsi miti, verso nuove possibilità”. L’iniziativa mira a promuovere la consapevolezza riguardo alla malattia e a incoraggiare i pazienti a interagire con i dermatologi. La campagna include anche due webinar, dove esperti del settore hanno fornito informazioni preziose per gestire al meglio la malattia. La vitiligine, che colpisce circa 330.000 persone in Italia, può manifestarsi in qualsiasi momento della vita, ma la maggior parte dei casi si presenta tra i 20 e i 40 anni.

Impatto psicologico e gestione della malattia

L’indagine ha rivelato che il 42% dei pazienti con vitiligine non si rivolge a medici specialisti, il che porta a una scarsa conoscenza delle opzioni terapeutiche disponibili. La mancanza di informazione contribuisce a una sensazione di rassegnazione tra i pazienti, molti dei quali non sono a conoscenza dei recenti sviluppi nella ricerca scientifica. Secondo i risultati, un terzo degli intervistati si sente poco o per nulla informato sulla malattia, e tre quarti desiderano approfondire la gestione della vitiligine con uno specialista.

Le nuove opportunità terapeutiche

Emiliano Antiga, professore associato in Dermatologia all’Università di Firenze, ha sottolineato come in passato non fossero disponibili terapie specifiche per il trattamento della vitiligine. Tuttavia, recenti studi hanno aperto la strada a nuove possibilità terapeutiche, tra cui i farmaci inibitori delle Janus chinasi (Jak), che bloccano il processo di distruzione dei melanociti. Queste terapie, formulate in crema, si sono dimostrate sicure e ben tollerate dai pazienti.

Il ruolo delle associazioni di pazienti

Oltre alla figura dello specialista, le associazioni di pazienti giocano un ruolo cruciale nel supporto delle persone affette da vitiligine. Valeria Corazza, presidente di Apiafco, ha evidenziato come il portale dell’associazione offra strumenti utili per rispondere alle esigenze dei pazienti, inclusi supporto psicologico e informazioni sulle cure disponibili. L’obiettivo è facilitare l’accesso ai servizi e garantire una corretta presa in carico.

La convinzione errata che non esista una cura per la vitiligine rappresenta una delle maggiori barriere all’accesso ai consulti medici. Nicola Bencini, General Manager di Incyte Italia, ha ribadito l’importanza di una corretta informazione come primo passo per un percorso di cura efficace. La vitiligine, infatti, deve essere gestita da esperti dermatologi, e la campagna di sensibilizzazione si propone di chiarire questo aspetto fondamentale.

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