Il 19 giugno 2025, durante un incontro tenutosi a Roma, Tonino Aceti, presidente dell’organizzazione Salutequità, ha sollevato preoccupazioni riguardo alla crescente rinuncia degli italiani alle cure a causa delle lunghe liste d’attesa nel Servizio sanitario nazionale (Ssn). Aceti ha evidenziato che il problema sta diventando sempre più grave, con un aumento significativo rispetto al periodo pre-pandemia, e ha sottolineato l’urgenza di un intervento politico e tecnico per affrontare la questione.
Il problema delle liste d’attesa e la rinuncia alle cure
Aceti ha dichiarato che, secondo i dati forniti dall’Istat, nel 2024 si è registrato un incremento vertiginoso delle rinunce alle cure, un fenomeno che continua a crescere dal periodo pre-Covid. Nonostante i finanziamenti aumentati e le misure adottate, il numero di cittadini che si allontanano dal Ssn per timore di dover affrontare lunghe attese non sembra diminuire. Questo scenario mette in luce una delle sfide più gravi che i cittadini devono affrontare nel loro rapporto con il sistema sanitario pubblico. Le conseguenze di questa situazione sono gravi, poiché la salute dei cittadini è compromessa dalla difficoltà di accesso a cure tempestive e necessarie.
L’incontro di Roma, intitolato “Nuovo Sistema di Garanzia dei Lea” (Livelli essenziali di assistenza), ha riunito vari stakeholder del settore per discutere sull’importanza di un intervento immediato e efficace. Aceti ha sottolineato che la semplice valutazione delle performance non è sufficiente; è cruciale attuare misure concrete per garantire l’applicazione dei Lea in tutte le regioni, specialmente in quelle dove non sono adeguatamente rispettati.
Investimenti e visione per il futuro del Ssn
Aceti ha anche messo in evidenza la necessità di continuare a investire nel Ssn, ma ha avvertito che non basta aumentare il budget. È essenziale avere una visione chiara del futuro del sistema sanitario e sviluppare un piano sanitario nazionale aggiornato. Attualmente, ha osservato, non esiste una programmazione strategica che indichi come utilizzare al meglio le risorse disponibili. Senza un patto per la salute che guidi le azioni, i finanziamenti rischiano di essere spesi in modo inefficace, continuando a sostenere un sistema che non risponde adeguatamente alle esigenze della popolazione.
Inoltre, Aceti ha evidenziato l’importanza di un sistema di monitoraggio dell’assistenza, per valutare come vengono impiegate le risorse e quali risultati in termini di salute e accesso ai servizi vengono ottenuti. Nonostante i miglioramenti apportati nel 2024, il sistema di garanzia dei Lea necessita ancora di significativi sviluppi. La priorità deve essere quella di rafforzare e innovare il Nuovo Sistema di Garanzia dei Lea, per garantire un accesso equo e tempestivo alle cure per tutti i cittadini.
La situazione attuale richiede un’attenzione urgente e un impegno collettivo per garantire che il Servizio sanitario nazionale possa rispondere adeguatamente alle necessità della popolazione, assicurando che ogni cittadino possa ricevere le cure di cui ha bisogno senza dover affrontare ostacoli insormontabili.
