Sanificazione degli ambienti interni: approvato l’uso delle onde elettromagnetiche

L’Istituto Superiore di Sanità e UNI introducono nuovi sistemi a microonde per l’inattivazione dei virus respiratori, migliorando la sanificazione degli spazi interni post-pandemia.

Il 20 maggio 2025, l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) e l’ente di normazione UNI hanno annunciato l’inclusione di nuovi sistemi per l’inattivazione dei virus respiratori nelle Prassi di riferimento UNI/PdR 173-1. Questi sistemi, che utilizzano onde elettromagnetiche, rappresentano un importante passo avanti nella sanificazione degli spazi interni, un tema di crescente rilevanza dopo l’emergenza sanitaria legata alla pandemia di Covid-19.

Innovazioni nella sanificazione degli ambienti indoor

La nuova prassi di riferimento UNI/PdR 173-1 stabilisce requisiti specifici per la gestione della sanificazione degli ambienti interni. Essa fornisce linee guida su soluzioni che, pur non essendo dispositivi medici, possono essere adottate per garantire la salubrità degli spazi in cui viviamo e lavoriamo. La necessità di mantenere ambienti salubri è diventata cruciale, specialmente per le categorie più vulnerabili, come bambini e anziani, e per coloro che soffrono di malattie croniche.

La qualità dell’aria negli spazi chiusi è generalmente assicurata da sistemi di ventilazione, ma in situazioni dove questi non sono sufficienti a proteggere dalle infezioni, come nel caso di virus influenzali o respiratori, è fondamentale ricorrere a metodi di sanificazione avanzati. Tali metodi possono includere approcci fisici, chimici e fisico-chimici, in grado di ridurre il rischio di contagio.

Funzionamento dei dispositivi a microonde

Tra i sistemi fisici proposti, vi sono dispositivi che generano microonde per inattivare i virus respiratori. Questi dispositivi operano attraverso il fenomeno della Sret (Structure-Resonant Energy Transfer), applicando un campo elettromagnetico oscillante a frequenze specifiche per ciascun patogeno. Questo processo altera l’equilibrio delle cariche interne del virus, portando alla distruzione dell’involucro esterno e, di conseguenza, alla sua inattivazione. Gaetano Privitera, professore emerito di Igiene presso l’Università di Pisa, ha sottolineato che questi dispositivi possono ridurre significativamente la carica virale nell’aria in tempi brevi, permettendo l’uso continuativo anche in presenza di persone.

Applicazioni pratiche della tecnologia

I sistemi di inattivazione a microonde non solo proteggono gli esseri umani, ma risultano efficaci anche per gli animali. Le microonde colpiscono selettivamente i virus, senza danneggiare le cellule umane o animali, rendendo sicuro l’utilizzo senza necessità di evacuare gli ambienti. Questi dispositivi, commercializzati dalla società e4life, sono progettati per vari contesti: ‘personal’ per la protezione individuale, ‘ambient’ per gli spazi interni e ‘farm’ per l’uso in ambito zootecnico.

e4life si distingue per essere la prima azienda a sviluppare tecnologie in grado di ridurre oltre il 90-95% della carica infettante tramite onde elettromagnetiche, garantendo al contempo la sicurezza per gli esseri viventi. Vincenzo Pompa, CEO di e4life, ha evidenziato l’importanza di integrare questa tecnologia nelle pratiche di sanificazione dell’aria, considerandola un passo significativo nella lotta contro le malattie infettive trasmissibili per via aerea.

In un contesto in cui la salute pubblica è più che mai al centro dell’attenzione, la tecnologia a onde elettromagnetiche offre una risposta innovativa e necessaria per affrontare le sfide sanitarie contemporanee, promuovendo un approccio integrato alla salute umana, animale e ambientale.

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