Scompenso cardiaco, Levrero (Aisc): “Le associazioni sono essenziali per i pazienti”

L’inaugurazione dell’installazione “Quore imperfetto” a Milano sottolinea l’importanza delle associazioni nel supporto ai pazienti con scompenso cardiaco e nella sensibilizzazione sulla loro condizione.

Il 23 giugno 2025, a Milano, si è svolta l’inaugurazione dell’installazione “Quore imperfetto”, un evento organizzato da Novartis nell’ambito della campagna “Da Quore a Cuore in un gesto”. Durante questa manifestazione, Giulia Levrero, rappresentante dell’Associazione Italiana Scompensati Cardiaci (Aisc), ha sottolineato l’importanza delle associazioni nel fornire supporto ai pazienti affetti da scompenso cardiaco e alle loro famiglie. Queste organizzazioni, ha affermato, rappresentano un punto di riferimento cruciale per coloro che si sentono smarriti e non sanno a chi rivolgersi. Le associazioni offrono non solo supporto educativo, ma anche l’opportunità di incontrare altri pazienti, creando così una rete di condivisione di emozioni e speranze.

Il ruolo delle associazioni

Le associazioni, secondo Levrero, svolgono un ruolo chiave nel fornire un sostegno fondamentale ai pazienti. Spesso, i malati si trovano in una situazione di vulnerabilità e possono sentirsi isolati. Le associazioni offrono un ambiente in cui possono trovare informazioni utili e confrontarsi con altri che vivono esperienze simili. Questo supporto non è solo pratico, ma anche emotivo, contribuendo a creare una comunità di persone che possono condividere le proprie storie e trovare conforto reciproco. L’installazione “Quore imperfetto” mira a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di queste reti di supporto, evidenziando come esse possano migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Comunicazione e sensibilizzazione

Nel suo intervento, Giulia Levrero ha messo in evidenza l’importanza della comunicazione e della sensibilizzazione per i pazienti. Senza una corretta informazione, i malati non possono apprendere e progredire nel loro percorso di cura. Il medico di medicina generale e lo specialista sono figure fondamentali in questo processo. Mentre il medico di base segue il paziente in modo continuativo, lo specialista fornisce un supporto tecnico più specifico. È cruciale che ci sia un dialogo non solo tra medico e paziente, ma anche tra i professionisti della salute. Un team multidisciplinare, ben coordinato, è essenziale per garantire una presa in carico completa e soddisfacente del paziente.

Durante l’evento, Novartis ha presentato anche i risultati di una ricerca condotta da Iqvia Italia, che ha analizzato la condizione dei pazienti definiti “Lost in Treatment”. Questa ricerca evidenzia ulteriormente la necessità di migliorare la comunicazione e l’interazione tra i vari attori coinvolti nella cura dei pazienti con scompenso cardiaco, per affrontare efficacemente le sfide legate a questa condizione.

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