Merck Italia ha lanciato una campagna significativa in occasione del Mese della consapevolezza sul cancro alla vescica, con l’obiettivo di promuovere la prevenzione, la diagnosi precoce e la sensibilizzazione riguardo a questa patologia. L’iniziativa, intitolata “Non girarci intorno”, è patrocinata da diverse organizzazioni, tra cui la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere (Fiaso), la Società italiana dei medici di medicina generale e delle cure primarie (Simg), la Società italiana di uro-oncologia (Siuro) e l’Associazione Palinuro. Questo progetto mira a migliorare la consapevolezza sui sintomi del cancro alla vescica, incoraggiando diagnosi tempestive che possano salvare vite.
La campagna di Merck si integra con il Giro d’Italia, uno degli eventi sportivi più seguiti nel Paese, di cui l’azienda è official partner. Durante le tappe del Giro, Merck allestirà uno stand nel villaggio di arrivo, dove i visitatori potranno ricevere informazioni sui tumori della vescica e partecipare a momenti di edutainment. Le attività di comunicazione si estenderanno anche ai canali digitali di Merck Italia, con l’intento di rompere il silenzio su una malattia spesso trascurata e di stimolare un’attenzione più consapevole tra la popolazione.
Obiettivi della campagna di sensibilizzazione
L’iniziativa di Merck Italia si allinea con l’aumento dell’attenzione della politica e delle istituzioni nei confronti della prevenzione. Il sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha dichiarato che il Governo punta a promuovere una maggiore consapevolezza tra i cittadini per prevenire malattie che, attraverso la conoscenza e la diagnosi precoce, possono essere trattate con successo. Gemmato ha sottolineato l’importanza di iniziative di educazione sanitaria che coinvolgano professionisti della salute, associazioni di pazienti e l’industria, per costruire un futuro più sano e sostenibile.
La campagna “Non girarci intorno” si inserisce in un piano più ampio di educazione alla salute in ambito oncologico, con particolare attenzione all’umanizzazione delle cure. Ramón Palou de Comasema, presidente e amministratore delegato Healthcare di Merck Italia, ha affermato che l’obiettivo è diffondere la cultura della prevenzione, coinvolgendo tutti, dai cittadini ai professionisti della salute. La campagna si propone di portare il messaggio di conoscenza sui sintomi della patologia in un contesto di grande visibilità come il Giro d’Italia, evidenziando come una diagnosi precoce possa fare la differenza.
Dati e fattori di rischio del tumore alla vescica
Il tumore della vescica rappresenta il secondo tumore urologico più comune in Italia, dopo quello alla prostata, con 31.016 casi diagnosticati nel 2024. Questa neoplasia è più frequente tra le persone di età compresa tra i 60 e i 70 anni, ed è quasi quattro volte più comune negli uomini rispetto alle donne. Il fumo di sigaretta è riconosciuto come il principale fattore di rischio per il cancro alla vescica, mentre il carcinoma uroteliale è il tipo più comune, rappresentando circa il 90% dei casi.
Sergio Bracarda, presidente nazionale della Siuro, ha evidenziato i progressi nella cura delle neoplasie urologiche, grazie a innovazione e tecnologia. Tuttavia, ha rimarcato l’importanza di sensibilizzare l’opinione pubblica sui fattori di rischio evitabili, come il fumo e l’esposizione a sostanze chimiche, nonché sui sintomi che possono segnalare la malattia, come la presenza di sangue nelle urine.
Il ruolo del medico di famiglia nella prevenzione
Il medico di medicina generale gioca un ruolo cruciale nella prevenzione e gestione dei tumori. Alessandro Rossi, presidente della Simg, ha sottolineato l’importanza che il medico di famiglia riconosca i sintomi sospetti e indirizzi i pazienti verso visite specialistiche. Un approccio proattivo può fare la differenza, consentendo interventi tempestivi che migliorano le prospettive di cura. La collaborazione tra medici di famiglia e specialisti è essenziale per la salute dei cittadini.
Giovanni Migliore, presidente della Fiaso, ha affermato che la prevenzione è un gesto di responsabilità e cura verso se stessi e gli altri. Portare la cultura della prevenzione lungo le strade del Giro d’Italia rende il messaggio accessibile e parte della vita quotidiana. L’iniziativa unisce sport, salute e territorio, contribuendo a una sanità più equa e vicina alle persone.
Edoardo Fiorini, presidente dell’Associazione Palinuro, ha espresso la necessità di non far sentire sole le persone affette da cancro alla vescica. Eventi come il Giro d’Italia sono fondamentali per sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sui problemi che affrontano i pazienti, dando voce ai loro bisogni e alle loro esperienze.
