Alla tappa leccese del tour di sensibilizzazione intitolato “Non girarci intorno”, si è discusso del tema cruciale del tumore della vescica, un problema di salute pubblica che merita attenzione. L’evento, che si è svolto il 13 maggio 2025, ha visto la partecipazione di Ugo De Giorgi, oncologo dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce, il quale ha sottolineato l’importanza della diagnosi precoce e della prevenzione.
Il tumore della vescica: un problema da non sottovalutare
Durante l’incontro, De Giorgi ha evidenziato che il tumore della vescica è il quinto più comune tra gli uomini, sebbene non sia considerato uno dei “big killer” come il tumore al polmone o quello della mammella. La sua minore visibilità non deve però farci abbassare la guardia, poiché la neoplasia è molto diffusa e, se diagnosticata tempestivamente, può essere curata efficacemente. L’oncologo ha esortato il pubblico a rivolgersi al medico in caso di sintomi come la presenza di sangue nelle urine, un campanello d’allarme fondamentale per una diagnosi tempestiva.
Fattori di rischio e prevenzione
Ugo De Giorgi ha spiegato che il tumore della vescica è fortemente correlato all’ambiente, con il fumo e le sostanze tossiche come principali fattori di rischio. L’esposizione a queste sostanze, sia per motivi professionali che per vivere in aree inquinate, aumenta significativamente il rischio di sviluppare questa neoplasia. L’oncologo ha messo in guardia sulle manifestazioni cliniche che richiedono attenzione: oltre al sangue nelle urine, qualsiasi alterazione della minzione o dolore deve essere segnalato al proprio medico curante.
La campagna di sensibilizzazione ‘Non girarci intorno’
La campagna “Non girarci intorno” è stata lanciata da Merck in concomitanza con il Mese della consapevolezza sul cancro alla vescica e gode del patrocinio di varie associazioni, tra cui la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere e la Società italiana di uro-oncologia. L’obiettivo è informare il pubblico e promuovere la prevenzione, sensibilizzando le persone sui rischi associati al fumo e all’esposizione a sostanze tossiche. De Giorgi ha sottolineato l’importanza di smettere di fumare, poiché ciò non solo riduce il rischio di tumore polmonare ma anche quello della vescica.
La campagna mira a far comprendere che il fumo non è solo un fattore di rischio per il cancro polmonare, ma che le sostanze nocive inalate possono depositarsi nei reni e, successivamente, nella vescica, aumentando il rischio di neoplasie. L’oncologo ha concluso ribadendo l’importanza di una maggiore consapevolezza riguardo ai rischi associati al fumo e all’inquinamento, affinché si possa prevenire l’insorgenza di tumori e garantire una salute migliore per tutti.
