Tumori, Ail chiede l’inserimento permanente dello psiconcologo nei team multidisciplinari

Il primo convegno nazionale di psiconcologia a Roma sottolinea l’importanza del supporto psicologico per pazienti ematologici, promuovendo un modello di cura centrato sul benessere emotivo.

Il primo convegno nazionale di psiconcologia, tenutosi il 15 gennaio 2025 presso la Biblioteca Alessandrina dell’Archivio di Stato di Roma, ha posto l’accento sull’importanza del supporto psicologico per i pazienti affetti da neoplasie del sangue. L’evento, organizzato dall’Associazione Italiana contro Leucemie, Linfomi e Mieloma (Ail), ha avuto come tema centrale “La cura che ascolta. Il ruolo della psico-oncologia per il benessere dei pazienti ematologici“, e ha ricevuto il sostegno di aziende come Incyte, Sobi, Takeda e AbbVie.

L’importanza del supporto psicologico

L’incontro, introdotto dal presidente nazionale di Ail, Giuseppe Toro, ha delineato un nuovo modello di assistenza sanitaria in cui il supporto psicologico è considerato un elemento essenziale e non accessorio. L’obiettivo è quello di mettere al centro il benessere emotivo dei pazienti, affinché ogni individuo, familiare o caregiver, possa sentirsi compreso e supportato durante l’intero percorso di malattia. Toro ha sottolineato che la cura deve abbracciare non solo l’aspetto fisico, ma anche le esigenze emotive e psicologiche del paziente, promuovendo una comunicazione empatica e un ascolto attento.

Relatori e temi trattati

Durante il convegno, relatori di spicco come Stefano Zamagni, professore di Economia Politica all’Università Alma Mater Studiorum di Bologna, hanno evidenziato l’importanza della relazione di cura e dell’integrazione tra approccio clinico e psicologico. Giuseppe Antonelli, professore di Storia della Lingua Italiana all’Università di Pavia, ha messo in luce il potere delle parole e la necessità di ripensare il linguaggio utilizzato dai medici nei confronti dei pazienti, per costruire una relazione di fiducia e un’alleanza terapeutica solida.

Il ruolo dello psiconcologo

Un altro punto cruciale emerso durante il convegno è stato l’appello a inserire stabilmente la figura dello psiconcologo nei team multidisciplinari delle strutture sanitarie, riconoscendo il suo ruolo fondamentale nei percorsi di diagnosi e terapia. Alcune Regioni italiane hanno già avviato iniziative legislative in questa direzione, evidenziando un crescente riconoscimento dell’importanza del supporto psicologico nell’assistenza oncologica.

Dati e servizi offerti

I dati presentati durante l’evento, provenienti dal censimento Ail 2024, hanno rivelato che attualmente sono attivi 61 psicologi nelle 41 Sezioni dell’associazione che offrono servizi di supporto psicologico. Tra i principali servizi offerti ci sono il supporto psicologico individuale, la psicoterapia e la formazione per i volontari Ail. Nel 2024, oltre 5.192 pazienti hanno beneficiato dei servizi di psicologia Ail, dimostrando l’importanza di un supporto mirato non solo per i pazienti adulti, ma anche per quelli pediatrici, familiari e operatori sanitari.

Contributi e comunicazione efficace

Il convegno ha visto la partecipazione di figure come Elvira Tulimieri, psicologa e presidente di Ail Salerno, e Ilenia Trifirò, psicologa di Ail Palermo-Trapani, che hanno contribuito alla distribuzione dei “Quaderni di psico-oncologia Ail“, contenenti buone prassi per la formazione dei volontari e per il servizio di psiconcologia in ematologia. Anna Costantini, past president e consigliere nazionale della Società Italiana di Psico-Oncologia (Sipo), ha ribadito l’importanza di una comunicazione efficace in oncologia, che non solo migliora la raccolta dei dati, ma influisce anche sul benessere emozionale del paziente.

Un diritto per ogni paziente

Il convegno si è concluso con un forte appello a riconoscere il supporto psiconcologico come un diritto per ogni paziente onco-ematologico. Ail auspica che questo evento rappresenti l’inizio di un percorso condiviso tra associazioni, professionisti e istituzioni, volto a promuovere una cura sempre più centrata sulla persona. Claudio Cartoni, responsabile dell’Unità Cure Palliative e Domiciliari presso l’UOC Ematologia Umberto I di Roma, ha sottolineato l’importanza della comunicazione nelle cure palliative e oncologiche, evidenziando come una comunicazione adeguata possa migliorare la soddisfazione del paziente e ridurre il rischio di contenziosi legali.

Integrazione nei team multidisciplinari

Durante la tavola rotonda finale, è emerso chiaramente che l’integrazione della figura dello psiconcologo nei team multidisciplinari delle strutture sanitarie pubbliche deve diventare una priorità nelle politiche sanitarie nazionali. “La cura che ascolta” si propone come un invito a costruire una nuova cultura della cura, in cui ogni paziente, familiare e caregiver possa sentirsi ascoltato e sostenuto. Ail ribadisce il suo impegno per una sanità più vicina alle persone, dove l’ascolto rappresenta il primo passo verso una cura efficace.

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