Tumori: la nutrizione supporta le terapie, ma solo il 50% dei centri offre percorsi dedicati

Il Congresso Nazionale del Cipomo evidenzia la necessità di integrare la nutrizione nei percorsi di cura oncologica per migliorare la qualità della vita dei pazienti.

Il 9 maggio 2025, durante il XXIX Congresso Nazionale del Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri (Cipomo) a Firenze, è emersa una questione cruciale riguardante il ruolo della nutrizione nei percorsi di cura oncologica. La ricerca condotta ha rivelato che, nonostante la crescente consapevolezza dell’importanza di un adeguato supporto nutrizionale per i pazienti oncologici, il 49% dei centri oncologici italiani non prevede un percorso nutrizionale strutturato. Questo dato solleva interrogativi sulla qualità delle cure fornite e sulla necessità di un cambiamento sistematico in questo ambito.

Nutrazione e oncologia: un binomio da rafforzare

La nutrizione è riconosciuta come un elemento fondamentale non solo nella prevenzione del cancro, ma anche durante le terapie. Un adeguato supporto nutrizionale può migliorare la tolleranza ai trattamenti, sostenere il sistema immunitario e garantire una migliore qualità della vita. Tuttavia, il report evidenzia che solo il 65% dei centri oncologici registra lo screening nutrizionale nella cartella clinica informatizzata. Il 33% dei centri non esegue la valutazione nutrizionale di routine al momento della diagnosi, e il 30% non utilizza strumenti di screening validati, contrariamente a quanto raccomandato dalle linee guida dell’European Society for Clinical Nutrition and Metabolism (Espen) e dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom).

Criticità e opportunità nei centri oncologici

Un altro dato preoccupante è che nel 41% delle strutture non vengono richieste informazioni sulle abitudini alimentari dei pazienti. Federica Grosso, responsabile scientifica della survey, ha evidenziato come la valutazione nutrizionale precoce non sia ancora integrata nei percorsi oncologici. Tuttavia, un aspetto positivo emerge dall’88% dei centri che effettuano valutazioni nutrizionali in fasi successive del trattamento, come durante le terapie attive e nel follow-up.

In merito al supporto nutrizionale, l’86% dei centri dispone di figure professionali dedicate, come nutrizionisti e dietisti. Il 97% degli oncologi ritiene fondamentale la presa in carico dietologica, e il 98% concorda sulla necessità di fornire ai pazienti informazioni nutrizionali. Questi dati testimoniano una crescente consapevolezza sull’importanza della nutrizione nel trattamento oncologico.

Verso un futuro migliore per i pazienti oncologici

Nonostante le criticità emerse dall’indagine, il consenso sull’importanza della nutrizione in oncologia è quasi unanime. Il 97% dei partecipanti alla survey ha espresso la necessità di un percorso nazionale dedicato alla nutrizione e il 98% ha richiesto una maggiore integrazione della nutrizione nei percorsi oncologici. È evidente che gli oncologi desiderano fornire ai pazienti non solo terapie efficaci, ma anche un supporto nutrizionale qualificato e personalizzato sin dall’inizio del trattamento.

La gestione nutrizionale deve diventare parte integrante del percorso oncologico, in linea con le linee guida del Ministero della Salute e con la Carta dei Diritti del Paziente Oncologico. Ambulatori e percorsi nutrizionali dedicati sono essenziali per garantire un’assistenza completa e di qualità ai pazienti. Il Cipomo ha avviato un processo di riconfigurazione organizzativa dei reparti di oncologia ospedaliera, con l’obiettivo di migliorare l’assistenza e la qualità della vita dei pazienti oncologici in Italia.

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