Tumori: nasce in Italia il primo avatar per la formazione degli oncologi

Presentata a Roma la tecnologia didattica PLATO, destinata a rivoluzionare l’insegnamento dell’oncologia attraverso l’uso di avatar con intelligenza artificiale per studenti di medicina.

Al convegno internazionale ‘Italian Summit on Precision Medicine’, tenutosi a Roma il 15 aprile 2025, è stata presentata PLATO, una tecnologia didattica innovativa destinata a rivoluzionare l’insegnamento dell’oncologia. Questo evento, organizzato dalla Fondazione per la medicina personalizzata (FMP), ha visto la partecipazione di oltre 150 esperti del settore, pronti a discutere delle ultime novità in ambito medico.

Un’innovazione nella didattica medica

PLATO è il primo studio al mondo, denominato “AI Learning”, che si propone di analizzare l’apprendimento degli studenti di medicina attraverso lezioni condotte da avatar dotati di intelligenza artificiale. Questa piattaforma, sviluppata dalla start-up ctcHealth, offre un’esperienza di apprendimento immersiva e personalizzata. Paolo Marchetti, presidente della FMP e direttore scientifico dell’Idi-Irccs di Roma, ha sottolineato l’importanza di un approccio formativo innovativo, evidenziando come i metodi tradizionali di insegnamento siano rimasti sostanzialmente invariati negli ultimi cinquant’anni. Con PLATO, si introduce una didattica più interattiva e coinvolgente, che integra tecnologia avanzata e metodologie didattiche moderne.

Giuseppe Curigliano, presidente eletto della Società europea di oncologia medica (ESMO) e professore di Oncologia medica all’Università di Milano, ha espresso la sua convinzione che PLATO possa trasformare la formazione in medicina. L’obiettivo iniziale del progetto è l’oncologia, ma si prevede che possa essere esteso ad altre discipline mediche. La piattaforma si propone di supportare anche la formazione dei team multidisciplinari, i Molecular Tumor Board, che giocano un ruolo cruciale nell’oncologia mutazionale.

Il progetto di ricerca ‘AI Learning’

Il progetto ‘AI Learning’, promosso dalla FMP, prenderà avvio a settembre 2025 presso l’Università La Sapienza di Roma e coinvolgerà circa 120 studenti degli ultimi due anni del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia. Andrea Botticelli, dell’Università La Sapienza e Principal Investigator dello studio, ha spiegato che l’indagine si concentrerà sulle reazioni degli studenti sia al termine delle lezioni che dopo un certo intervallo di tempo. A differenza del tradizionale insegnamento frontale, dove gli studenti possono solo fare affidamento sugli appunti, con PLATO gli studenti possono interagire direttamente con l’insegnante avatar, ponendo domande in tempo reale o anche dopo alcuni giorni. Questa flessibilità consente di superare i vincoli temporali delle lezioni tradizionali.

Impegno della facoltà e prospettive future

Domenico Alvaro, preside della Facoltà di Medicina e Odontoiatria della Sapienza, ha affermato che l’ateneo è impegnato nella sperimentazione di metodologie didattiche innovative, mirate a migliorare la formazione degli studenti. In un’epoca caratterizzata da una rapida transizione digitale nel settore sanitario, è fondamentale preparare professionisti capaci di affrontare le sfide delle nuove tecnologie. Le iniziative coordinate dal professor Botticelli e dal professor Marchetti si inseriscono perfettamente in questo contesto.

Botticelli ha concluso affermando che PLATO rappresenta un significativo passo avanti verso una formazione medica più efficace, in grado di rispondere alle crescenti complessità del sistema sanitario. Questa innovazione si allinea con esperienze già avviate in istituzioni accademiche internazionali, come l’Università di Stanford negli Stati Uniti e università in Nuova Zelanda. Tuttavia, lo studio italiano si distingue per il suo approccio scientifico e pedagogico, volto a verificare i vantaggi dell’uso di avatar dotati di intelligenza artificiale nell’insegnamento della medicina.

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