Uap: “Preoccupazione per dazi e aumento energia, rimborsi tariffe inadeguati”

L’Unione delle Associazioni di Categoria lancia un allarme sulle difficoltà economiche delle strutture sanitarie private in Italia, rischiando la qualità dell’assistenza ai cittadini.

Il 14 maggio 2025, l’Unione delle Associazioni di Categoria (Uap) ha lanciato un allarme significativo riguardo alla situazione critica delle strutture sanitarie private accreditate in Italia. Durante un incontro tenutosi nella capitale, i rappresentanti di 27.000 strutture, che impiegano oltre 350.000 persone, hanno sollevato preoccupazioni sui costi energetici e sull’applicazione dei dazi, elementi che gravano pesantemente sulle operazioni quotidiane di ospedali, cliniche e laboratori.

Difficoltà delle strutture sanitarie

L’Uap ha evidenziato che le strutture sanitarie, tra cui laboratori e poliambulatori, utilizzano apparecchiature altamente energivore, come TAC e risonanze magnetiche, che operano 24 ore su 24. La presidente dell’Uap, Mariastella Giorlandino, ha sottolineato come il nuovo Nomenclatore tariffario, recentemente elaborato dal Ministero della Salute, non tenga conto dei costi elevati dell’energia elettrica. Questa omissione porta a rimborsi inadeguati che non riflettono la realtà economica delle strutture, rischiando di causare la chiusura di molte di esse, in particolare nelle regioni in piano di rientro.

Giorlandino ha espresso preoccupazione per il futuro delle strutture sanitarie, avvertendo che una visione miope e utilitaristica delle politiche sanitarie potrebbe compromettere la qualità dell’assistenza ai cittadini italiani. L’Uap ha quindi ribadito l’importanza di una revisione delle politiche economiche che influenzano il settore, sottolineando che il benessere della popolazione è a rischio se non vengono adottate misure adeguate.

Richiesta di chiarimenti al Governo

L’Uap ha formalmente richiesto al Governo chiarimenti riguardo alla mancanza di adeguamenti nei costi per le strutture sanitarie. La presidente ha affermato che è fondamentale comprendere le ragioni di questa situazione, che sta portando alla morte delle imprese italiane, specialmente in quelle regioni in difficoltà economica. La richiesta di chiarimenti è stata motivata anche dal fatto che il settore sanitario aveva precedentemente sostenuto l’attuale esecutivo, evidenziando un legame di fiducia che ora sembra compromesso.

Giorlandino ha rimarcato come le imprese sanitarie siano in una posizione vulnerabile a causa delle politiche fiscali attuali, che non solo non considerano le difficoltà economiche ma rischiano di aggravare ulteriormente la situazione. La Uap si è impegnata a tutelare la salute dei cittadini e a garantire una sanità di qualità, chiedendo un dialogo costruttivo con le istituzioni per affrontare questa emergenza.

L’appello dell’Uap giunge in un momento in cui il settore sanitario è già sotto pressione, e la necessità di una risposta tempestiva e adeguata da parte del Governo è più urgente che mai.

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