Università: il Campus Cattolica di Cremona lancia iniziativa contro la malnutrizione

L’Università Cattolica del Sacro Cuore ospita un colloquio scientifico per affrontare malnutrizione e fame, promuovendo un dialogo multidisciplinare tra esperti di Europa e Africa.

Il 5 e 6 maggio 2025, l’Università Cattolica del Sacro Cuore ha ospitato un importante colloquio scientifico presso il suo Campus di Cremona, intitolato “La Speranza per un pianeta nutrito: quale agenda per le università cattoliche?”. L’evento ha come obiettivo principale quello di affrontare la questione della malnutrizione e della fame nel mondo, raccogliendo l’eredità morale di Papa Francesco. Questo incontro ha riunito esperti e studiosi provenienti da diverse discipline, con l’intento di promuovere un dialogo multidisciplinare all’interno della comunità accademica cattolica in Europa e Africa.

Il ruolo dell’università nella lotta contro la malnutrizione

Il rettore dell’Università Cattolica, Elena Beccalli, ha aperto l’evento sottolineando l’importanza del ruolo delle università come “laboratori di speranza”, un concetto introdotto per la prima volta da Papa Francesco nel 2021. Durante un videomessaggio, il Papa aveva descritto l’università come un luogo “aperto al mondo senza paura”, evidenziando che questo rappresenta la vera speranza. Beccalli ha esortato studiosi e ricercatori a sviluppare nuovi modelli che pongano al centro la questione antropologica, suggerendo una necessaria “rigenerazione intellettuale”. La rettore ha affermato che è fondamentale cambiare paradigma verso uno sviluppo inclusivo e sostenibile, affinché le università possano generare realmente speranza.

Collaborazione internazionale per affrontare le sfide globali

L’incontro ha visto la partecipazione di diverse autorità accademiche, tra cui Pier Sandro Cocconcelli, preside della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali. Cocconcelli ha spiegato che l’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con la Fuce, la Federazione delle università cattoliche europee, e con la Fondazione Gravissimum Educationis del Dicastero per la Cultura e l’Educazione del Vaticano. La finalità di questa iniziativa è rafforzare la collaborazione tra le università cattoliche per affrontare l’emergenza della malnutrizione nel mondo, che continua a colpire una parte significativa della popolazione globale. Cocconcelli ha espresso la speranza di fornire alle giovani generazioni competenze scientifiche e tecniche, unite a una visione etica profonda, per affrontare questa sfida.

Il legame tra degrado ambientale e malnutrizione

Durante l’evento, Beccalli ha richiamato l’attenzione su un tema cruciale: il degrado ambientale è strettamente legato ai problemi di fame e malnutrizione. Ha citato il rapporto “The State of Food Security and Nutrition in the World”, redatto da cinque agenzie delle Nazioni Unite, che ha rivelato che nel 2023 circa 733 milioni di persone nel mondo hanno sofferto la fame, pari a una persona su 11. Inoltre, oltre 2,3 miliardi di individui affrontano un’insicurezza alimentare moderata o grave. La rettore ha avvertito che questa tendenza allarmante richiede azioni coordinate per combattere la fame e la malnutrizione, sottolineando la situazione critica in Africa, dove circa il 20% della popolazione vive in condizioni di insicurezza alimentare.

Il piano africa dell’università cattolica

In risposta a queste sfide, il Piano Africa dell’Università Cattolica continua a rafforzare l’impegno dell’ateneo, con 125 programmi attivi in 40 Paesi africani. Dieci di questi progetti sono ospitati dai Campus di Piacenza e Cremona, realizzati in collaborazione con università, istituzioni e comunità locali. Beccalli ha concluso affermando che la fame e la malnutrizione sono il risultato di disuguaglianze profonde e non possono essere considerate semplici effetti collaterali di un modello economico efficace. La lotta contro la malnutrizione richiede un impegno costante e coordinato da parte di tutti gli attori coinvolti.

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