Martino Barretta, coordinatore nazionale dei vaccini per la Federazione Italiana Medici Pediatri (FIMP), ha sottolineato l’importanza di consentire ai pediatri di somministrare le vaccinazioni direttamente negli ambulatori. Questa affermazione è stata fatta durante l’evento “Il bambino al centro: vaccinato e soddisfatto”, che si svolge a Torino il 22 e 23 marzo 2025. Barretta ha evidenziato che per raggiungere gli obiettivi di copertura vaccinale, è fondamentale garantire l’accesso all’anagrafe vaccinale per tutti i pediatri, in modo da poter monitorare eventuali inadempienze e sollecitare le somministrazioni mancanti.
Il ruolo dei pediatri nella vaccinazione
Barretta ha spiegato che la possibilità di vaccinare direttamente in ambulatorio rappresenta un passo cruciale per migliorare la copertura vaccinale. Attualmente, i genitori devono recarsi presso i centri vaccinali, il che comporta un ulteriore appuntamento e potenziali ritardi nella somministrazione delle dosi. “Se il pediatra può somministrare il vaccino durante una visita di routine, si velocizza l’intero processo e si aumenta la probabilità che i bambini ricevano tutte le vaccinazioni necessarie”, ha affermato Barretta.
Il coordinatore ha anche messo in evidenza che le coperture per le vaccinazioni obbligatorie si attestano intorno al 95%, come indicato dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV), ma il trend mostra un calo preoccupante, con differenze significative tra le varie regioni. Per le vaccinazioni raccomandate, che rivestono un’importanza pari a quelle obbligatorie, le percentuali sono inferiori, con l’anti-meningococco che raggiunge solo l’80% secondo i dati più recenti.
L’importanza dell’anagrafe vaccinale
Lo specialista ha sottolineato il ruolo cruciale dell’anagrafe vaccinale nel monitoraggio delle coperture. La digitalizzazione di questi registri, già avviata in molte regioni, non è sufficiente se non è accessibile a tutti i pediatri. Secondo un’indagine condotta dalla FIMP, circa il 20-30% dei pediatri non ha accesso alla piattaforma necessaria per visualizzare le vaccinazioni effettuate. Barretta ha dichiarato che è fondamentale sviluppare una piattaforma nazionale che integri i dati delle anagrafi regionali, in modo da facilitare il monitoraggio delle coperture vaccinali anche per i bambini che si trasferiscono da una regione all’altra.
Attualmente, i pediatri si trovano a dover gestire la documentazione cartacea, soggetta a smarrimento o aggiornamenti inadeguati. Barretta ha evidenziato come l’accesso all’anagrafe vaccinale possa migliorare l’efficacia delle campagne vaccinali, permettendo una chiamata attiva per recuperare le somministrazioni mancanti.
Esperienze regionali e risultati
In Toscana, dove i pediatri hanno la possibilità di vaccinare, si registrano tassi di copertura più elevati. Barretta ha spiegato che la somministrazione dei vaccini da parte del medico che conosce il bambino non solo semplifica l’organizzazione, ma rafforza anche l’intervento preventivo, grazie al rapporto di fiducia instaurato tra il pediatra e la famiglia. “Quando il pediatra è in grado di somministrare il vaccino direttamente, non solo si velocizza la procedura, ma si migliora anche la compliance delle famiglie”, ha concluso Barretta.
Queste dichiarazioni evidenziano la necessità di una riforma nel sistema vaccinale, che possa garantire un accesso più ampio e diretto ai servizi di vaccinazione, contribuendo così a proteggere la salute dei più piccoli in Italia.
