Alla presentazione del position paper, si è discusso dell’importanza di un approccio integrato per migliorare le coperture vaccinali e la salute degli anziani. L’evento, tenutosi il 2 luglio 2025 a Roma, ha visto la partecipazione di esperti del settore e rappresentanti di HappyAgeing, un’alleanza italiana dedicata all’invecchiamento attivo. Michele Conversano, presidente del Comitato tecnico scientifico di HappyAgeing, ha sottolineato l’importanza della collaborazione tra medici di medicina generale e farmacisti per raggiungere l’obiettivo comune di aumentare la protezione vaccinale.
Il position paper e la sua importanza
Il documento intitolato ‘Verso un nuovo modello di prevenzione vaccinale nell’anziano‘ rappresenta il risultato di un intenso lavoro di collaborazione tra esperti scientifici e sindacati dei pensionati. Conversano ha evidenziato come questo position paper possa servire da guida per affrontare le sfide attuali legate alle basse coperture vaccinali tra la popolazione anziana. Durante l’Assise nazionale sulla Prevenzione delle malattie infettive, tenutasi presso l’Istituto Enciclopedia Italiana Treccani, è emerso chiaramente che nonostante la disponibilità di vaccini efficaci, come quelli contro l’influenza e il Covid-19, le coperture restano insufficienti.
Il position paper è frutto di due workshop realizzati in collaborazione con il Coordinamento interregionale della prevenzione, coinvolgendo tutte le regioni italiane. Conversano ha ricordato che il documento analizza in modo sistematico le problematiche che ostacolano l’adozione delle vaccinazioni da parte degli adulti e degli anziani, nonostante l’esistenza di vaccini sicuri e fondamentali. Le malattie che continuano a colpire questa fascia di popolazione, come il tetano e l’herpes zoster, richiedono un’attenzione particolare per garantire una maggiore protezione.
Le aree critiche e le proposte operative
Il position paper ha identificato tre aree critiche, ognuna delle quali corrisponde a un capitolo del documento. Conversano ha illustrato le proposte condivise per affrontare queste problematiche. In primo luogo, l’aspetto economico-finanziario è cruciale. È necessario considerare i vaccini come un investimento piuttosto che come un costo. Conversano ha citato studi internazionali che dimostrano come ogni euro investito in vaccinazioni possa generare un ritorno compreso tra 19 e 35 euro in termini di costi sanitari evitati, come ricoveri e cure.
In secondo luogo, sul piano scientifico, si è proposta una revisione annuale del calendario vaccinale per includere tempestivamente le innovazioni scientifiche. Conversano ha sottolineato che non è accettabile attendere anni per introdurre nuovi vaccini quando essi sono già disponibili. Infine, l’aspetto organizzativo è stato definito come il nodo più critico. Anche se i vaccini sono disponibili, la loro somministrazione non avviene sempre in modo efficace. Alcune regioni, come il Veneto, hanno raggiunto coperture vaccinali del 70% grazie a modelli di chiamata attiva, mentre altre si trovano indietro.
Il ruolo delle farmacie e la collaborazione tra professionisti
Un altro tema affrontato riguarda il ruolo delle farmacie nella vaccinazione. Conversano ha evidenziato come l’esperienza positiva della vaccinazione anti-Covid abbia dimostrato la fattibilità di ampliare l’offerta vaccinale anche in questo ambito. In alcune regioni, come la Lombardia e le Marche, si stanno già conducendo esperimenti per somministrare vaccini in farmacia. Questo approccio potrebbe rivelarsi particolarmente utile per i pazienti fragili, come i diabetici, che necessitano di protezione aggiuntiva contro complicanze infettive.
La possibilità di coinvolgere attivamente i farmacisti nella somministrazione dei vaccini dipenderà dall’organizzazione regionale. Conversano ha menzionato che nella Regione Marche si stanno già sperimentando somministrazioni dirette di vaccini in farmacia. L’importante è garantire che la vaccinazione avvenga in condizioni di sicurezza e appropriatezza, mantenendo la supervisione della sanità pubblica. La collaborazione tra medici di famiglia e farmacisti è stata ribadita come essenziale per raggiungere gli obiettivi di prevenzione.
L’evento ha rappresentato un’importante occasione di confronto e collaborazione, con l’obiettivo di migliorare la salute della popolazione anziana attraverso un approccio integrato e sostenibile alla vaccinazione.
