Tumori al seno: un anticorpo coniugato in prima linea frena la malattia

Nuovi risultati promettenti nel trattamento del carcinoma mammario Her2 positivo metastatico grazie a trastuzumab deruxtecan e pertuzumab, con significativi miglioramenti nella sopravvivenza e nella risposta al trattamento.

Un recente studio presentato al Congresso dell’American Society of Clinical Oncology (ASCO) del 2025 ha rivelato risultati significativi nel trattamento del **carcinoma mammario Her2 positivo metastatico**. La ricerca ha dimostrato che l’uso dell’**anticorpo farmaco-coniugato trastuzumab deruxtecan**, in combinazione con **pertuzumab**, riduce il rischio di **progressione della malattia** e **mortalità** del **44%**. Questo studio, considerato uno dei più importanti dell’evento, ha suscitato grande interesse tra i professionisti del settore.

Risultati dello studio Destiny-Breast09

Lo studio di **Fase 3**, denominato **Destiny-Breast09**, ha coinvolto oltre **1.100 pazienti** e ha messo in evidenza un miglioramento statisticamente significativo nella **sopravvivenza libera da progressione (PFS)** per i pazienti trattati con **trastuzumab deruxtecan** in associazione a **pertuzumab**, rispetto al trattamento standard che includeva **taxano**, **trastuzumab** e **pertuzumab**. La **PFS mediana** per il gruppo trattato con la nuova combinazione è risultata di **40,7 mesi**, rispetto ai **26,9 mesi** del gruppo di controllo. Questo miglioramento è stato osservato in diversi **sottogruppi di pazienti**, indipendentemente da fattori come il tipo di malattia o lo stato del **recettore ormonale**.

In aggiunta, il **tasso di risposta obiettiva (ORR)** per i pazienti trattati con la nuova combinazione ha raggiunto l’**85,1%**, superando il **78,6%** del gruppo che ha ricevuto il trattamento standard. La **durata della risposta (DOR)** mediana ha superato i **tre anni**, evidenziando un’importante efficacia del nuovo trattamento.

Importanza clinica e innovazione terapeutica

Giuseppe Curigliano, presidente eletto della **Società Europea di Oncologia Medica (ESMO)** e professore di **Oncologia Medica** all’**Università di Milano**, ha sottolineato l’importanza di questo studio. Ha affermato che **Destiny-Breast09** rappresenta il primo studio in oltre dieci anni a mostrare un miglioramento significativo nel trattamento di prima linea per i pazienti con **carcinoma mammario Her2 positivo metastatico**. Curigliano ha evidenziato come **trastuzumab deruxtecan**, un anticorpo monoclonale con un agente **citotossico**, possa ridurre i danni alle cellule sane e aumentare l’efficacia del trattamento.

Valentina Guarneri, direttore della **Oncologia 2** dell’**Istituto Oncologico Veneto di Padova**, ha confermato il contributo attivo dell’**Italia** nello studio, con **nove centri** coinvolti. Ha precisato che il trattamento standard per i tumori **Her2 positivi** è attualmente rappresentato dalla combinazione di **trastuzumab** e **pertuzumab** associati a **chemioterapia**, ma i risultati di **Destiny-Breast09** potrebbero cambiare le **linee guida cliniche**.

Situazione attuale del carcinoma mammario in Italia

Nel **2024**, in **Italia**, sono state stimate quasi **53.700 nuove diagnosi** di **carcinoma mammario**, il tipo di tumore più comune nel paese. **Saverio Cinieri**, presidente della **Fondazione AIOM**, ha evidenziato che il **6-7%** dei casi si presenta in forma metastatica già alla diagnosi. Tuttavia, grazie ai **progressi terapeutici** e **diagnostici**, la **sopravvivenza globale** delle pazienti con **carcinoma mammario metastatico** è notevolmente migliorata.

Cinieri ha concluso affermando che il **carcinoma mammario metastatico Her2 positivo** sta diventando sempre più curabile, con l’obiettivo di **cronicizzazione** raggiunto in numerosi casi. Ha sottolineato l’importanza di trattare queste pazienti all’interno delle **Breast Unit**, per garantire un approccio **multidisciplinare** e una migliore aspettativa di vita, evidenziando come i risultati terapeutici dipendano anche dall’esperienza dei **centri di cura**.

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