Il giovane Andrea, un paziente di 33 anni, ha riacquistato la capacità di camminare grazie all’innovativo impiego di un neurostimolatore. Quattro anni fa, un grave incidente sul lavoro aveva causato una lesione midollare che lo aveva reso paraplegico, privandolo della mobilità delle gambe. Il caso di Andrea è stato documentato in modo dettagliato in uno studio pubblicato su ‘Med – Cell Press’, frutto della collaborazione di un team multidisciplinare del Mine Lab, composto da esperti dell’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano e dell’Università Vita-Salute San Raffaele, insieme a bioingegneri della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, coordinati da Silvestro Micera.
Il recupero straordinario
Il dottor Luigi Albano, neurochirurgo e ricercatore presso il San Raffaele, è il primo autore dello studio che illustra il “recupero incredibile” di Andrea, che aveva subito una lesione traumatica a livello toracico basso (T11-T12) estesa al cono midollare. Questo tipo di lesione ha comportato un grave deficit motorio, danneggiando il sistema nervoso centrale e periferico. I ricercatori hanno impiantato un neurostimolatore nello spazio epidurale e applicato protocolli di stimolazione e riabilitazione specifici, portando a un miglioramento significativo della forza muscolare, della deambulazione e del controllo motorio.
Il lavoro si inserisce in un progetto di ricerca iniziato nel 2023, con il primo intervento di impianto di un neurostimolatore midollare, eseguito da un team diretto dal dottor Pietro Mortini, primario di Neurochirurgia del San Raffaele. I risultati ottenuti su due pazienti sono stati pubblicati su ‘Science Translational Medicine’ nel 2025, confermando l’efficacia del protocollo innovativo di stimolazione elettrica epidurale (Epidural Electrical Stimulation, Ees) nel trattamento delle lesioni spinali.
Albano ha sottolineato che questo caso rappresenta la prima dimostrazione dell’efficacia della stimolazione elettrica epidurale associata alla riabilitazione nel ripristino delle funzioni motorie degli arti inferiori. Andrea ha potuto raggiungere la posizione eretta e camminare per brevi distanze, con un miglioramento significativo anche del dolore neuropatico e della qualità della vita.
Le caratteristiche della lesione midollare
Il cono midollare, la parte terminale del midollo spinale, si trova tra la prima e la seconda vertebra lombare (L1-L2). Le lesioni in questa zona possono compromettere le funzioni motorie e sensoriali degli arti inferiori, oltre a influenzare il controllo autonomico di funzioni vitali come la minzione e la defecazione. Tali traumi possono derivare da incidenti stradali, cadute o eventi violenti e rappresentano oltre il 50% delle lesioni spinali.
Albano ha evidenziato che le lesioni del cono midollare sono tra le più difficili da trattare, spesso comportando una combinazione di paraplegia, dolore neuropatico severo e disturbi sfinterici. Le opzioni terapeutiche tradizionali sono limitate e si concentrano principalmente sulla riabilitazione, con modesti margini di recupero. In questo contesto, l’applicazione della stimolazione elettrica epidurale si presenta come una potenziale svolta, aprendo nuove possibilità di trattamento.
Andrea, classificato con una lesione ‘incompleta’ (grado C secondo la scala ASIA), ha subito un grave compromesso della mobilità. Nonostante due cicli di riabilitazione, non era più in grado di camminare o stare in piedi. Gli esami avevano rivelato danni alle radici nervose, rendendo la sua condizione particolarmente difficile da trattare. Per offrirgli una nuova opportunità, è stato incluso nel trial clinico Neuro-SCS-001, che valuta gli effetti della stimolazione elettrica epidurale combinata con un programma di riabilitazione personalizzato.
Il programma di riabilitazione innovativo
Grazie a un programma di riabilitazione innovativo, i fisioterapisti del San Raffaele hanno registrato miglioramenti sorprendenti. In soli tre mesi, Andrea ha mostrato un significativo incremento dell’escursione articolare dell’anca e una maggiore mobilità degli arti inferiori. Ha migliorato anche il controllo posturale del tronco, permettendo spostamenti senza perdita di equilibrio.
Nel tempo, il giovane ha ridotto progressivamente il supporto necessario per camminare, passando da esercizi su tapis roulant a camminare con l’ausilio di un deambulatore e tutori. Alla dimissione, era in grado di percorrere 58 metri in sei minuti e completare il test dei 10 metri in poco più di 40 secondi. Sei mesi dopo l’intervento, Andrea ha camminato autonomamente per un chilometro con il solo ausilio di deambulatore e tutori. Il 4 maggio 2025, ha partecipato alla Wings For Life World Run, un evento podistico internazionale.
Il dottor Sandro Iannaccone, direttore del Dipartimento di Riabilitazione del San Raffaele, ha sottolineato l’importanza del lavoro di squadra tra fisioterapisti, neurologi, neurochirurghi e ingegneri. Solo grazie a una collaborazione stretta e a un approccio multidisciplinare è stato possibile raggiungere risultati così significativi nel recupero motorio di Andrea.
Il team dell’Irccs Ospedale San Raffaele invita le persone con lesioni del midollo spinale a contattare la struttura per valutare un percorso di diagnosi e trattamento con stimolazione elettrica epidurale. La valutazione è personalizzata e comprende anche studi clinici in corso, con informazioni disponibili all’indirizzo e-mail: iocammino@hsr.it.
